giovedì 10 ottobre 2013

DOMANDA


In questi ultimi anni nella mia vita si sono succeduti eventi destabilizzanti per quegli equilibri che tanto faticosamente avevo creato.

E’ normale che accadesse, sta accadendo nella realtà di ognuno.
Sono le nuove energie, che ci spingono ad esplorare altri aspetti di noi.

Ci vengono a mancare delle cose a cui siamo abituati, a noi familiari, per spingerci a cercare, ad accorgerci che oltre a quello che conosciamo c’è tanto altro, che abbiamo capacità e forze di cui non conosciamo l’esistenza, ricordate il detto: di necessità si fa virtù?

Come dicevo, gli eventi di mancanza sono stati molti ed in vari ambiti, ma per arrivare alla mia domanda prendo in considerazione quella del lavoro.
Ad un certo punto del mio percorso prima come terapeuta poi da counselor, ho cominciato ad osservare che le persone disposte a fare un lavoro su di se percorrendo la strada dell’autoconoscenza, si allontanavano, giustificando tale scelta con vari motivi, uno tra questi, visti i tempi, era la difficoltà di pagare gli incontri.
Non vi nascondo di aver fatto anche io il mio giretto nel “giardino della tetraggine”, poi però mi sono spostata in quello dell’osservazione interiore e della riflessione, cercando di esplorare la vera causa del malessere, quello che mi mancava nel profondo.
Certamente la mancanza del sostentamento materiale mi creava preoccupazione, insicurezza, ma oltre, più in fondo sentivo un dolore e veniva dalla mancanza del dare, dell’essere utile.
Mi sono chiesta come posso aiutare? In che modo mettere a disposizione anche di chi non ha possibilità la mia conoscenza, l’esperienza maturata in anni.

Con l’aiuto tecnico e morale di un amico ho creato questo blog. Tutto in questo spazio, è stato curato con amore, ogni dettaglio considerato con parametri energetici, dai colori ai caratteri morbidi allo scritto semplice, propositivo e l’ho voluto chiamare “diario” perché servisse anche a semplici sfoghi che avrebbero però avuto una parola di conforto o una indicazione per risolvere, piuttosto che perdersi come tristi forme pensiero.

Da un po’ non scrivo altri articoli perché lo scopo di questo spazio, ripeto è quello di aiutare chi è in difficoltà, io vorrei dare e non imporre i miei pensieri o la mia filosofia di vita.
Ora, a distanza di mesi, nonostante le molte visualizzazioni del blog, osservo la mancanza di domande, mi chiedo, e chiedo a chiunque sappia darmi risposta come mai in tempi che richiedono aiuto, in tempi che ci mettono in grande difficoltà, come mai non si approfitti di un sostegno. Come mai tanto facilmente accettiamo di spendere per l’aiuto illusorio e momentaneo di uno psicofarmaco pur di non sforzarci ad imparare a conoscere il medico che è dentro di noi gratuitamente.

La CONOSCENZA è una grande ricchezza, il suo costo? La volontà.

Mi chiedo se forse è perché pensiamo di poter fare da soli? Ma se, come vedo spesso da soli non funziona, perché non chiedere?
E’ una mia curiosità, a me piace capire le cose, nel bene e nel male. Sarò grata a chi avrà voglia di esprimere la propria opinione in merito.

Un abbraccio di luce.

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