Un’altro degli
strumenti che può cambiare il modo in cui affrontiamo le giornate, è la
gratitudine.
E’ un
sentimento che abbiamo dimenticato, o forse considerato poco. Perché?
Perché in
questo mondo di eccessi siamo immersi in un vortice di automatismi, come foglie
in una tromba d’aria.
I nostri sensi sono diventati meccanici, per esempio
respiriamo senza renderci conto che quello che entra dentro di noi è la vita.
Diamo per
scontato tutto e tutti e pensiamo, che quel poco o tanto che abbiamo ci sia
dovuto,
che meriteremmo di più, che non è giusto che alcuni hanno troppo e altri nulla
(ricordate il giardino della tetragine?).
Possono essere
pensieri legittimi, ma finché questi pensieri a cui di solito seguono emozioni
di sconforto, viaggiano in questa direzione, la nostra percezione della vita
non cambierà.
C’è sempre un
senso per tutto ciò che accade, solo che noi non riusciamo a coglierlo, la
nostra visione è limitata.
Il punto è,
come attraversare questo momento di grande trasformazione e uscirne non solo
illesi, ma anche migliorati?